Bambino Gesù: lotta alla morte improvvisa con unità mobile nelle scuole

Una questione di cuore

BambinSaranno tremila, in totale, gli studenti che, grazie all’unità mobile predisposta dall’Ospedale Bambino Gesù, saranno sottoposti ad esami cardiaci dai tecnici di cardiologia e aritmologia dell’ospedale. Lo scopo dell’iniziativa è quello di effettuare screening elettrocardiografici nelle scuole primarie di Roma e del Lazio. Grazie a questa iniziativa e grazie alle attrezza d’avanguardia messe a disposizione, gli studenti possono essere monitorati direttamente a bordo senza la necessità di effettuare i tracciati elettrocardiografici in classe, come accadeva fino a poco tempo fa.

L’iniziativa rientra nel progetto di prevenzione e sensibilizzazione ‘Una questione di cuore‘, avviato dall’ospedale della Santa Sede dal 2013 con la collaborazione della Onlus “La stella di Lorenzo” associazione dedicata alla memoriadi Lorenzo Fabbri, diciannovenne mancato improvvisamente per un malore nel 2012. Il personale dell’ospedale ha effettuato i primi screening nelle settimane scorse all’Istituto comprensivo Margherita Hack di Roma e al nido ‘Pineta in Crescendo’, e dal prossimo 22 maggio sarà impegnato presso l’Istituto Comprensivo Primo Levi di Marino. Il progetto ripartirà poi con il prossimo anno scolastico in altre scuole: il ‘San Pio V’ di Roma, il ‘Fiano Romano’, gli Istituti ‘Montezemolo’, ‘Nitti’, ‘Largo Oriani’ e ‘Matteo Ricci’.

Si prospetta di monitorare circa 3 mila studenti che, a bordo dell’unità, effettueranno gli esami ECG, i cui risultati verranno consegnati al termine di ogni singolo periodo di monitoraggio. “Il progetto sullo screening è in continua evoluzione – spiega Fabrizio Drago, responsabile dell’Unità operativa di cardiologia e aritmologia pediatrica del Bambino Gesù – e vorremmo creare un vero e proprio modello, da esportare su scala nazionale. Un po’ come avviene con successo da anni in altri Paesi come in Giappone, che sul tema della prevenzione ha compiuto passi da gigante. Grazie alla collaborazione la Onlus La Stella di Lorenzo, in questi anni abbiamo individuato in alcuni bambini la presenza di anomalie elettrocardiografiche rivelatrici di malattie cardiache a potenziale rischio di sincope e/o morte cardiaca improvvisa. Tramite questo screening sono state inoltre rilevate anche altre problematiche cardiache di cui i genitori non erano a conoscenza”.

La morte improvvisa

La morte improvvisa è un’eventualità che si verifica immediatamente dopo la comparsa dei sintomi (entro un’ora) o anche in assenza di sintomi e in età pediatrica colpisce 3 persone apparentemente sane su 100 mila. Risulta quindi fondamentale lavorare per la sensibilizzazione delle famiglie sull’importanza di effettuare sui propri figli screening elettrocardiografici durante i momenti di vita scolastica, dove il bambino trascorre la maggior parte del proprio tempo. È proprio a scuola, tra le attività statiche e le discipline sportive, che potrebbe verificarsi una crisi. Per questo è importante individuare il potenziale paziente e trattarlo prima che arrivi al pronto soccorso in gravi condizioni a causa di un problema cardiaco. Dal 2013 questa iniziativa degli screening cardiologici nelle scuole ha permesso di effettuare 12.768 tracciati ECG su pazienti di età compresa tra i 3 e i 13 anni in oltre 20 istituti scolastici della Provincia di Roma e del Lazio. Secondo i dati raccolti, 785 bambini (6.1%) presentavano delle anomalie del tracciato elettrocardiografico. In 630 casi si trattava fortunatamente di anomalie minori (il 5%), mentre in 116 bambini (0.9% dei casi) venivano riscontrate anomalie maggiori. Anomalie che, in alcuni casi, potrebbero portare a morte cardiaca improvvisa. “L’ambulatorio mobile – commenta il presidente de La Stella di Lorenzo, Maurizio Fabbri – è un grande passo avanti verso una maggiore efficienza del progetto. Tutto ciò è stato possibile solo grazie all’aiuto che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere dai nostri sostenitori, che ci hanno permesso di reperire i fondi necessari per questo importante investimento. Ora il raggio di azione della Onlus non rimarrà più confinato alle scuole, ma potrà estendersi nello spazio e nel tempo, coinvolgendo altre strutture sul territorio, tra cui centri commerciali e sportivi, durante i periodi di chiusura delle scuole”.

Fonti: Com-Ram/AdnKronos/IlMessaggero.it

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